Stocco - Profumi e sapori della Calabria


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Stocco

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Lo Stocco


Lo stoccafisso (o Stocco in alcune zone dell'Italia meridionale) è merluzzo artico norvegese (Gadus morhua) conservato per essiccazione. La tecnica per realizzare questa ricetta tipica calabrese è tuttavia adatta anche per altre specie di pesce dalle carni bianche.

La precisa origine del nome è controversa: secondo alcuni deriverebbe dal norvegese stokkfisk oppure dall'olandese antico stocvisch, ovvero "pesce a bastone", secondo altri dall'inglese stockfish, ovvero "pesce da stoccaggio" (scorta, approvvigionamento); altri ancora sostengono che pure il termine inglese sia mutuato dall'olandese antico, con lo stesso significato di "pesce bastone".

Lo Stoccafisso, viene importato in Italia (Genova, Venezia e Napoli) dai paesi Nordici nell'anno 1561 e usato come merce di scambio. La Calabria per l'importazione del merluzzo secco faceva riferimento al porto di Napoli (allora capitale del Regno delle due Sicilie), dal quale con piccole imbarcazioni i battelli raggiungevano il porticciolo di Pizzo. A dorso di mulo, poi, attraverso le strade mulattiere del tempo, le balle di stocco arrivavano a Mammola, qui il pesce secco trovò il suo habitat naturale per il felice matrimonio con la purissima acqua del luogo ricca di sostanze particolari (calcio, ferro, magnesio ecc.) che in breve tempo, spugnandolo, lo rendevano commestibile.

Notizie certe sulle prime importazioni e lavorazioni dello "Stocco" a Mammola, si hanno intorno al primo decennio dell'anno 1800. Altri storici affermano pure che il prodotto era noto già agli inizi del 1700. Successivamente si costatò che il trattamento con l'acqua di Mammola e la tipica lavorazione, dava degliottimi risultati in termini di qualità del prodotto commerciale che diveniva sempre più richiesto. Si presume che proprio per questo, si coniò lo slogan, "Mammola: paese dello stocco"ancora oggi noto in tutta la Calabria quando si parla di Mammola e di Stocco. Molti personaggi famosi, in ogni periodo, hanno dimostrato di apprezzare molto questo prezioso alimento, fiore all'occhiello della gastronomia calabrese.




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